Salute

Zimbabwe: Prima conferenza nazionale sull’AIDS

Domani si apre ad Harare la prima conferenza nazionale sull’AIDS/HIV

di Joshua Massarenti

L?obiettivo assicurano i promotori della Conferenza è quello di coordinare gli sforzi per fermare una malattia che secondo dati ufficiali divulgati nel 2003 colpisce il 24,9% della popolazione facendo dello Zimbabwe uno fra i Paesi più esposti nel mondo all?AIDS/HIV. Ma secondo un rapporto dell?Unaids, il Programma delle Nazioni Unite sull?HIV/AIDS, oltre il 33% degli zimbabweiani erano sieropositivi nel 2002. La conferenza prevede la partecipazione di oltre 500 delegati del governo, del mondo sanitario e della società civile, chiamati a discutere per quattro giorni sulle nuove strategie da adottare per favorire la lotta contro l?AIDS. Si parte da una costatazione: ?nonostante la presa di coscienza raggiunta nel mondo, rimangono dei vuoti di conoscenza, delle attitudini negative e delle decisioni inadeguate nei confronti dell?AIDS? fa notare il comunicato di presentazione della conferenza. Finora, il governo dello Zimbabwe si è illustrato in vari modi per contrastare il fenomeno: si inizia nel 2001, il regime di Robert Mugabe dichiara l?HIV/AIDS ?disastro nazionale?, riconscendo così apertamente, ma tardivamente, le proporzioni devastanti che la malattia ha assunto in questo Paese. Da lì in poi, il governo ha adottato varie misure, tra cui quella singolare di introdurre una tassa del 3% sull?imposta del reddito al fine di finanziare i programmi contro la diffusione del virus. Dal 2003, il governo ha deciso di distribuire gratuitamente l?anti-retrovirale Nevirapine per prevenire la trasmissione del virus HIV dalla madre al neonato. Nell?anno 2004, si è inoltre preso la decisione di distribuire antiretrovirali gratis in vari ospedali che ospitano malati di AIDS. Lo scopo è quello di aiutare alcune decine di migliaia di pazienti.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA